COME FARE UNA FATTURA DOPO IL DLGS. 103/96

di Paolo M. Callioni
Consiglio dell'Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Forestali - Roma

Di seguito si riporta l'articolo, pubblicato il 18/3/96 su "Il Sole 24 Ore" che indica le nuove modalità di formulazione delle fatture, con l'introduzione del 2% di addebito previdenziale. Poichè a quella data l'IVA era pari al 19%, si riporta di seguito lo schema aggiornato per la compilazione della fattura, con l'IVA al 20%, come dalle norme vigenti in materia fiscale.

Con l'€uro i valori vanno arrotondati alla seconda cifra decimale


Dott. Agr. Mario Rossi
Via Roma 1
Milano
C.F. ............ P.IVA ..........

Fattura n. ..... del .....

Onorari

Spett.le Ditta ...............................
Indirizzo..................................................
P. IVA. ...................
Descrizione delle prestazioni (A)
€ 1 625.25
Contributo previdenziale 2% (ex art. 8 Dlgs. 103/96)
. 32.51
Imponibile IVA (B)
1 657.76
IVA 20% su (B)
331.55
Totale fattura
1 989.31
Ritenuta d'acconto su (A)
325.05
Netto da pagare
1 664.26


tratto da "il Sole 24 ore" del 18/3/96
Corretto ad Aprile 2002

LA PREVIDENZA CAMBIA LOOK ALLA PARCELLA

Le parcelle dei professionisti cambiano volto: la novita’ riguarda i lavoratori autonomi iscritti ad albi privi di Cassa per i quali debuttano i nuovi enti previdenziali. Si tratta di geologi, psicologi, chimici, periti industriali, biologi, periti agrari, tecnici, radiologi, agronomi, agrotecnici e attuari. Le nuove regole di gestione della previdenza per questi soggetti sono dettate dal decreto legislativo 103/1996. Questo provvedimento (al terzo comma dell’articolo 8) prevede l'applicazione del contributo soggettivo pari al 2% con rivalsa sul committente. In pratica, nulla di diverso da quanto avviene da tempo per le altre categorie professionali munite di Cassa di previdenza. Per i soggetti interessati si tratta pero’ di un aspetto rilevante che, alla luce delle interpretazioni fomite dal ministero del Lavoro dopo le richieste della Consulta (si veda “il Sole-24 Ore” del 12 marzo) si applica a partire dal 17 marzo 1996: il ministero ha infatti confermato agli Ordini questa decorrenza.
Ricordiamo brevemente quali sono le regole generali per costruire in modo corretto le parcelle, presentando anche due esempi pratici:
- il contributo del 2% va calcolato sul totale dei compensi e degli onorari;
- se la prestazione principale e’ soggetta a I.V.A., anche il 2% entra a far parte della base imponibile e su di esso deve essere calcolata l'lva;
- se la prestazione e’ esente (professioni sanitarie), anche il contributo previdenziale mantiene 1'esenzione da I.V.A.;
- se il committente e’ un sostituto di imposta, occorre applicare anche la ritenuta d'acconto, che deve essere calcolata solo sull'ammontare dei compensi senza tenere conto del contributo del 2 per cento.

Occorre prestare attenzione, quindi, al fatto che sono diverse le basi di calcolo per I'Iva (compensi piu’ contributo previdenziale) e per la ritenuta d'acconto (solo i compensi). L’ esempio che proponiamo in questa pagina presenta la fattura di un professionista soggetto ad Iva ordinaria (20%) nei confronti di un cliente che applica la ritenuta. Se la parcella viene emessa a un cliente privato, basta ignorare la parte del documento che espone la ritenuta.

Roberto Lugano

 


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